Il grande fratello è in ascolto

Prima di tutto: niente nomi.
Usare verbi solo se indispensabili, indicano azioni ed è molto meglio dare l’idea di essere persone che non fanno nulla.
Consentiti aggettivi e avverbi, possibilmente vaghi.
Metafore e perifrasi a go go… meglio prendere ogni cosa alla larga e naturalmente ricordarsi sempre di rispondere al cellulare quando si è in una stanza affollata.
Sono queste le nuove tendenze in fatto di comunicazione telefonica.
Sì perché noi italiani abbiamo tutti la convinzione di contare qualcosa, e quindi di essere intercettati.

D’altronde i dati parlano chiaro: secondo l’istituto di ricerca Max Planck, l’Italia detiene il primato in Europa per numero di intercettazioni, che sarebbero 72 ogni 100.000 abitanti, con un traffico talmente intenso che la Tim ha segnalato il tutto esaurito alle procure, dichiarando di aver raggiunto la soglia massima delle 5.000 linee intercettate.
Le istituzioni del nostro Stato origliano furiosamente, sono curiose e impiccione oltre misura, soprattutto nei confronti del Presidente del Consiglio, che peraltro deve aver ben poco da nascondere se arriva a scambiarsi lettere di litigio e riappacificazione coniugale sulle pagine dei giornali.

L’aspetto più paradossale è che spesso il segnale registrato risulta completamente o parzialmente incomprensibile ma ne viene effettuata comunque una trascrizione, pur col rischio di percepire un discorso completamente diverso rispetto a quello che è stato emesso.
Mentre per il confronto delle impronte digitali o per l’esame del dna è stato stabilito che, sotto una certa soglia, gli esami non possono essere ritenuti attendibili, per le intercettazioni non è stato fissato alcun limite di attendibilità.

Insomma, non è detto che ciò che diciamo sia più pericoloso di ciò che viene trascritto.
L’unico modo di stare tranquilli è procurarci un criptofonino, il cellulare che converte la voce con un algoritmo matematico che può essere decifrato solo da un altro cellulare criptato.
E indovinate quale associazione ne ha recentemente ordinata una fornitura?
Naturalmente quella dei parlamentari.

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16 commenti su “Il grande fratello è in ascolto

  1. io sono favorevole alle intercettazioni, ma con un pò di buonsenso. la pubblicazione di molte di intercettazioni ci ha fatto capire di che pasta è fatta certa gente. solo non bisognerebbe suscitare il voyerismo del pubblico.

  2. Per decenza bisognerebbe almeno effettuare una censura per maltrattamento della lingua italiana. Se vogliamo intercettare degli ignoranti facciamo pure, ma non pubblichiamoli.

  3. Hai perfettamente ragione pam. Pensa che tempo fa leggevo che è stato fatto un esperimento ad un convegno di specialisti della trascrizione. E’ stato chiesto a 12 di loro di trascrivere uno stralcio di intercettazione, senza avvisarli che l’uomo che parlava era un arabo. Di tutti e 12 soltanto uno non ha scritto nulla, 6 di loro hanno scritto una frase nella quale era presente il verbo “ammazzare” e gli altri hanno abbozzato qualche parola in dialetto romanesco. Nessuno ha avuto il dubbio che il discorso non fosse in italiano 🙁

  4. Tremendo Alberto, questo fa capire molte cose… ma si rendono conto che possono veramente incasinare la vita di persone e famiglie intere? capisco che bisogna combattere la criminalità però bisogna anche non esagerare altrimenti si richiea di rincorrere le streghe.

    ecco pure il criptofonino a nostre spese.. oltre al danno la beffa 😉

  5. Sono favorevole alle intercettazioni ma riconosco che in effetti in alcuni casi si è esagerato e secondo me sono state utilizzate per abbreviare i tempi delle indagini. Sono contrario e ritrovo esagerata la pubblicazione delle stesse.

  6. Questa storia delle intercettazioni ci ha fatto diventare i pagliacci di tutta l’europa 🙁

  7. A me non creano alcun problema. Se una persona è onesta e non ha nulla da nascondere non gliene frega niente di essere intercettato, schedato o altro.

  8. Mary lo penso anche io.. ma se quando viene fatta una intercettazione questa diventa in parte ‘inventata’ (passami il termine) come ha detto Alberto siamo messi male, non pensi anche te?

  9. A proposito di essere osservati 24 ore su 24, moda degli ultimi 5 anni in Italia, in linea di massima.
    http://realityhouse.altervista.org/modules/news/article.php?storyid=2434
    E’ possibile scoprire davanti alle telecamere di avere il c-a-n-c-r-o? A quale pro? D’accordo, i media hanno la forza di avere una grossa cassa di risonanza, e dovrebbe essere utilizzata (anche) per divulgare, prevenire, far conoscere anche la parte brutta della vita (vedi il cancro), ma non in questa maniera…….. 🙁
    Credo si sia passato un limite, ed anche di molto… vabbè vedere due fare sesso in tv, vabbè che persone facciano outing sui propri gusti sessuali davanti alle telecamere, vabbè le parolacce, vabbè la tv trash che fa molto moda…. ma c’è un limite dettato dal buonsenso che sembra non appartenere più questo mondo…
    O sono rimasta scolnvolta solo io???
    Barbara

  10. @nickel22
    Hai ragione, ma le intercettazioni telefoniche hanno anche permesso di incastrare molti malviventi. Non sono perfette come non è perfetta la giustizia. Quanti innocenti ci saranno nelle nostre carceri in questo momento? Qualcuno sicuramente. Non è un buon motivo per abolire le leggi e le pene. Ha ragione Pamela: bisogna stabilire un limite oltre il quale le intercettazioni non sono attendibili e usarlo come punto di riferimento.

    @Barbara
    Hai assolutamente ragione, è un vero orrore!

  11. @Barbara
    il trash televisivo è iniziato molti anni fa, quando sandra milo urlava “ciroooooooooooooooo” convinta che il figlio avesse avuto un incidente, e avvisata in televisione di fronte alle telecamere. purtroppo si è scoperto che faceva audience. io faccio molta fatica a credere che nei vari grande fratello delle varie nazioni ci siano sempre dei concorrenti così “sfigati” e che di anno in anno lo diventino sempre di più. sono più che convinta che sia tutto “pilotato” e questo è anche peggio, perchè come dici tu ci dovrebbe essere un limite dettato dal buonsenso

  12. Io sono assolutamente certo di essere stato intercettato … una sera ho ordinato una pizza da asporto da Abdoul concorrente della Pizzeria dei fratelli Roma da cui vado sempre … beh roba da non credere, da quel giorno non mi rivolgono più la parola, mi piacerebbe sapere chi ha fatto la spia 🙂
    La prossima volta mi compro il criptofonino satellitare mega band super slim, così quando chiamo la mia mamma per dirle cosa prepararmi a pranzo i ficcanaso non sapranno mai che il mio piatto preferito sono i tortellini.
    p.s. a cosa serve intercettare le telefonate se la maggior parte degli intercettati non è capace di parlare in italiano? con Di Pietro hanno lasciato perdere da un pezzo …

  13. Le intercettazioni, di qualunque tipo purchè destinate all’attività giudiziaria, sono strumenti imprescindibili per lo sviluppo democratico di un paese.
    Altrettanto necessaria è la tutela delle libertà personali che si riassume nel termine ormai inflazionato “garantismo” (giuridico).
    L’equilibrio tra le citate esigenze attiene ai limiti che la Legge impone all’utilizzo delle intercettazioni e, soprattutto, all’osservanza di tali prescrizioni da parte delle figure istituzionali pubbliche (magistrati ed ausiliari) e private (avvocati; i giornalisti stanno tra l’incudine ed il martello, ben tutelati dal diritto di critica e cronaca).

    Purtroppo, tali limiti non sono determinati con certezza in quanto oscillano, in relazione al differente consenso politico, sulla scia di recrudescenze antistatali.

    Ciò nonostante il valore dello strumento giuridico è imprescindibile.

    Tutto il resto, scandali e gossip, attiene alla sfera sociale e non può, a mio avviso, condizionare i delicati equilibri di cui sopra.

    Peraltro, le intercettazioni più “scandalose” sono quelle relative a soggetti che rappresentano il Paese e che ne costituiscono – anche per mezzo della rappresentanza – lo specchio più limpido (sic!)

  14. Un paio di giorni fa è uscito un articolo interessante su La Repubblica Torino secondo il quale ora i trafficanti, per paura di essere intercettati, usano sempre meno i cellulari e vendono la droga tramite Skype.

    “I narcotrafficanti si sono fatti furbi. Ordinano, confermano e danno l´ok a spedizioni e pagamenti, con la certezza che il sistema di sicurezza del protocollo utilizzato è impenetrabile. Le discussioni da un computer all´altro non passano da un server centrale. Anche nel caso in cui i cacciatori in divisa captassero la discussione, non sarebbero in grado di capirla.
    Questo perché ogni comunicazione viene criptata con complessi algoritmi per garantire la privacy.”

  15. A proposito dell’ultimo post, tempo fa era uscita questa notizia riguardo proprio Skype, ripresa anche da Punto Informatico: il governo austriaco se ne uscì tacciando Skype di facile vulnerabilità (e non fu l’unica volta che vennero messe in discussione la sicurezza e la privacy offerte da Skype).
    Il giornale su cui uscì è il quotidiano Heise: “Un dirigente del Ministero degli Interni austriaco ha ieri rilasciato alcune dichiarazioni che hanno messo in subbuglio la Rete ed il mondo della telefonia VoIP. Ha infatti affermato in tutta tranquillità che, per le autorità austriache, ascoltare le conversazioni di qualunque utente Skype non è affatto un problema […] Nell’ assemblea governativa tutt’ oggi in corso sono presenti i gestori dei principali ISP nazionali, con l’ obbiettivo di convincerli ad integrare nei loro servizi dispositivi e tecnologie tali da permettere alla polizia un completo controllo del traffico dei loro clienti; ma c’è di più: pare che sia in forno una nuova legge che obbligherebbe i provider ad assegnare IP fisso ai soggetti indagati per attività criminali, così da rendere più semplice il tracciamento delle loro attività sul Web”.
    Tutto si evolve: anche la criminalità, perchè no? 🙁
    Come nel caso di chi si presta a studiare nuove sostanze dopanti, gli sforzi di chi presta le proprie conoscenze informatiche alle organizzazioni criminali sono tesi al trovare modi per aggirare la legalità (i mascheranti dell’epo per passare indenni le analisi incrociate sangue-urine; nel caso del crimine, lo sforzo punta al modo per non venire intercettati) e non al miglioramento dell’arte in sè… ingegno e sforzi gettati al vento. O no?

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