Avevo già parlato di delirium tax, la tassa sulla pubblicità che, a Bologna ma non solo, aveva portato il Comune a multare un gioielliere per aver esposto uno zerbino con le iniziali dell’esercizio commerciale, un ristorante per aver attaccato alla vetrina gli adesivi con le carte di credito accettate, un bar per aver esposto pannelli con i nomi delle ditte produttrici di gelati.
Verrebbe da dire che noi italiani ci facciamo sempre riconoscere.
Invece per fortuna gli americani hanno fatto di meglio: il governo federale ha infatti intenzione di introdurre la cosiddetta “cow tax” (=tassa sulla mucca) a carico dei contadini proprietari di mucche e maiali.
La loro responsabilità? Quella di contribuire all’effetto serra, nientemeno.
Sì perché indagini più che autorevoli hanno sancito che mucche e maiali emetterebbero “gas” nocivi per l’ambiente, portando la quantità di metano nell’aria a livelli di inquinamento molto pericolosi, il cui costo deve essere compensato: 75 dollari a mucca e 20 dollari a maiale.
Torniamo in Italia: la rappresentante del comitato per i diritti civili delle prostitute, durante un’interrogazione del Presidente della Commissione Giustizia e Affari Costituzionali del Senato, ha dichiarato che le sue “rappresentate” sarebbero ben disposte a pagare le tasse se il loro mestiere fosse riconosciuto ufficialmente, magari con il titolo più professionale di “operatrici sessuali”.
Indipendentemente dal servizio di provenienza, trattandosi di “reddito” vero e proprio, in teoria non ci sarebbero problemi, almeno in senso giuridico, a prevedere questo tipo di tassazione. Anzi, in periodo di crisi sarebbe una vera manna dal cielo, trattandosi di settore non soggetto a particolare recessione.
La domanda è: visto che l’art. 21 del DPR 633/72 prevede la puntuale descrizione della natura, qualità e quantità della prestazione effettuata, come verrà fatturata la suddetta prestazione?
Ci vorrà la fantasia di un pubblicitario.
Io non vedo l’ora
🙂
Ma all’effetto serra non contribuiamo tutti? E se la questione fosse vera, non sono un po’ pochi 20 dollari per risarcire il mondo di questo disastro????
spero almeno che sulle fatture delle prostitute si possano usare degli acronimi, ad esempio 3 BJ = 150 euro
poi una volta emessa fattura è possibile pagare 90 gg fm??? 🙂
bravo internet dipendente, fattela anche recapitare a casa così magari la trova tua moglie 🙂
azz 🙁
—–Milly Servizi In Regola—–
Trattamento manuale di tempratura………10,00€
Aspirazione liquidi esausti……………20,00€
Lavaggio finale……………………….5,00€
MANOdopera…………………………..10,00€
Materiale di consumo…………………..2,50€
Smaltimento rifiuti speciali……………2,50€
Imponibile…………………………..50,00€
Iva (20%)……………………………10,00€
TOTALE………………………………60,00€
N.B. Le spese di trasporto e di riscaldamento
sono escluse, il pagamento va effettuato prima
della erogazione….del servizio, si declina
ogni responsabilità per eventuali problemi
durante la fase di tempratura che generalmente
sono dovuti esclusivamente da difetti del
materiale fornito dal cliente.
Ecco il pubblicitario 😉
operatrici sessuali hahaha zoccole non va più bene?????
secondo me è più che giusto che le prostitute paghino le tasse, la loro è un’attività vera e propria, e anche molto ben remunerata. ogni tanto salta fuori di prostitute straricche che non hanno mai pagato mezza tassa in vita loro, che invece è il motivo per cui noi comuni mortali veniamo spennati di continuo, quindi perchè no?
6 appartamenti e 2 auto, certo che devono pagare le tasse!
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_22/prostituta_tasse_cc6ad118-98c2-11dc-831b-0003ba99c53b.shtml